Autore: Mari Strachan
Edizione: Piemme
Dettagli: 375 pagine
ISBN: 9788856602685
Uscita in Italia: 2009
Prezzo: 19,00 euro
Da leggere quando: vi trovate in un parco o in un luogo dove ascoltare la musica della terra
Perchè leggerlo: affronta con delicata attenzione il problema del rapporto genitori-figli
Non leggerlo se: cerchi un libro incalzante
Trama:
Gwenni Morgan ha dodici anni. La notte non dorme granché bene perché divide il letto con Bethan, sua sorella. È vero che prima di andare a letto dispone un nastro rosa nel senso della lunghezza per delimitare il suo territorio, ma la sorella sconfina invariabilmente, costringendola a trovare una via di fuga immaginaria. Ogni notte Gwenni sogna di volare nel cielo sopra il villaggio del Galles in cui abita, e a volte vede cose che non dovrebbe vedere. Come un uomo che galleggia a braccia spalancate e occhi sbarrati nella vasca battesimale. Gwenni è curiosa e ha una grande fiducia nelle parole. Ecco perché legge tanto e fa tante domande. Domande che forse non dovrebbe porre e che la portano a scoprire cose che nel villaggio in cui vive, come in molti altri posti del genere, sono rimaste nascoste per anni, coperte da un'omertà diffusa. E che la riguardano anche da vicino. Oscuri segreti celati dietro la facciata di rispettabilità che gli adulti erigono tutte le volte che non vogliono o non sanno affrontare la realtà che loro stessi hanno contribuito a creare.
Il libro di Mari Strachan si rivela un'opera letteraria un po' difficile da seguire all'inizio. Lento e a tratti noioso, la tentazione di abbandonarlo potrebbe cogliervi d'improvviso. Eppure, se andrete avanti, verrete coinvolti in queste piccola storia piena di magia e sentimenti.
Abilmente trattato, l'argomento del rapporto genitori-figli diventa il fulcro di questo racconto, per arrivare alla fine, nel modo forse meno sperato, alla più semplice delle conclusioni: qualunque sia il problema, qualunque cosa sia successa, non è mai colpa dei bambini. Siamo noi adulti che, talvolta, non troviamo il coraggio di assumerci le nostre responsabilità.
Il mondo visto dagli occhi di una bambina di dodici anni, con le sue cattiverie ed ingiustizie, con la sua follia e imprevedibilità, ha un colore, ma soprattutto una musica, completamente diversi. Qualcosa che, probabilmente, tutti gli adulti hanno ormai dimenticato.
Saranno proprio l'innocenza di Gwenni e il suo buon cuore ad accompagnarvi lungo una vicenda che sicuramente non vuole essere un romanzo epico, ma si accontenta di diventare una piccola.
In fondo, chi ha detto che solo le gesta di grandi eroi meritino di essere raccontate? A volte la vita quotidiana può diventare molto più coinvolgente.