HHhH - Il cervello di Himmler si chiama Heydrich
Autore: Larent Binet
Edizione: Einaudi
Dettagli: 346 pagine, libro con copertina rigida
ISBN: 9788806207533
Uscita in Italia: 2011
Prezzo: 20,00 euro
Da leggere quando: sentite il bisogno di conoscere qualcosa di più specifico sui terribili anni del terrore di Heydrich
Perchè leggerlo: curiosità e cultura personale
Non leggerlo se: stai cercando un libro leggero o un romanzo
Trama:
La storia che viene qui raccontata è una storia nota. Apparentemente nota: l'attentato a Heydrich del 27 maggio 1942.
In realtà, la sensazione è quella di leggerla per la prima volta, in tutta la sua trascinante forza narrativa e nella sua drammatica verità documentaria.
Il primo protagonista della storia è Reynard Heydrich, il braccio destro di Himmler, l'ideatore, nel gennaio del 1942, della Soluzione finale, lo sterminio sistematico degli ebrei. Heydrich è il gerarca più spietato del Terzo Reich, il macellaio di Praga, la bestia bionda. L'uomo dall'infanzia problematica, segnata da due traumi: da una parte la voce stridula e l'aspetto effeminato che gli valsero l'appellativo di capra, e dall'altra il mistero di una presenza ebraica all'interno della propria famiglia. Ben presto il giovane Heydrich comincia a trasformarsi nell'incarnazione dell'uomo ariano, ammirato da Hitler per la ferocia e per l'efficacia delle sue azioni. In una rapida ascesa politica Heydrich arriva al vertice del Protettorato di Boemia e Moravia, dove si dedica allo sterminio degli ebrei e di tutti gli oppositori al regime. Ma da Londra, la città in cui il governo ceco è stato esiliato, parte contro di lui l'offensiva della Resistenza che culminerà nell'Operazione Antropoide, cuore del libro.
I protagonisti indiscussi diventano allora due: i paracadutisti Jozef Gabcìk e Jan Kubis, uno slovacco e l'altro ceco, ai quali viene affidato l'incarico dell'esecuzione.
In un racconto trascinante, di grande forza visiva, si segue la vita dei due uomini dal reclutamento, all'addestramento, al viaggio a bordo di un Halifax, alla meticolosa preparazione dell'agguato di via Holesovice, quando faranno la loro comparsa altri personaggi, di cui uno sarà il traditore.
HHhH riesce nella magica alchimia di mescolare, con sicurezza e coraggio, la suspense e il tormento della scrittura senza mai allontanarsi dalla verità storica e dalla memoria.
Laurent Binet è un genio. La conclusione più facile da trarre dopo aver dedicato il giusto spazio a questa meravigliosa lettura. Partendo dal suo stile unico che ha creato una specie di ibrido, un libro combattuto tra essere un romanzo, un saggio e un diario, Binet riesce a catturare il lettore trascinandolo nella sua mente. E' così che si inizia ad essere attori e non più solo spettatori non tanto di quello che fu uno dei più tragici periodi cui la storia abbia mai assistito, quanto della vita stessa dell'autore. Lui ci ingloba nei suoi dubbi, nelle sue passioni, nei piccoli e grandi eventi della sua esistenza. E mentre fa tutto questo, ci racconta storie straordinarie di gente ordinaria. Morti drammatiche di uomini e donne coraggiosi, ma dimenticati dalla storia. Perchè è questo il problema della storia: non ha abbastanza memoria per render giustizia a tutti coloro che le hanno donato la vita.
Ringraziamo Binet anche per questo: ha involontariamente dedicato la sua vita a rendere onore ad alcuni eroi della guerra che le persone comuni non avrebbero altrimenti mai potuto ricordare.
Ottima la mezza biografia di Heydrich qui presente: consigliamo di accompagnare la lettura di questo libro con i libri "Le benevole" di Jonathan Littell e "Heydrich e la soluzione finale" scritto da Edouard Husson.
Consigliamo inoltre di godervi alcuni spassosi episodi riportati dall'autore con grande maestria: imperdibile Hitler che mangia i tappeti!
Autore: Larent Binet
Edizione: Einaudi
Dettagli: 346 pagine, libro con copertina rigida
ISBN: 9788806207533
Uscita in Italia: 2011
Prezzo: 20,00 euro
Da leggere quando: sentite il bisogno di conoscere qualcosa di più specifico sui terribili anni del terrore di Heydrich
Perchè leggerlo: curiosità e cultura personale
Non leggerlo se: stai cercando un libro leggero o un romanzo
Trama:
La storia che viene qui raccontata è una storia nota. Apparentemente nota: l'attentato a Heydrich del 27 maggio 1942.
In realtà, la sensazione è quella di leggerla per la prima volta, in tutta la sua trascinante forza narrativa e nella sua drammatica verità documentaria.
Il primo protagonista della storia è Reynard Heydrich, il braccio destro di Himmler, l'ideatore, nel gennaio del 1942, della Soluzione finale, lo sterminio sistematico degli ebrei. Heydrich è il gerarca più spietato del Terzo Reich, il macellaio di Praga, la bestia bionda. L'uomo dall'infanzia problematica, segnata da due traumi: da una parte la voce stridula e l'aspetto effeminato che gli valsero l'appellativo di capra, e dall'altra il mistero di una presenza ebraica all'interno della propria famiglia. Ben presto il giovane Heydrich comincia a trasformarsi nell'incarnazione dell'uomo ariano, ammirato da Hitler per la ferocia e per l'efficacia delle sue azioni. In una rapida ascesa politica Heydrich arriva al vertice del Protettorato di Boemia e Moravia, dove si dedica allo sterminio degli ebrei e di tutti gli oppositori al regime. Ma da Londra, la città in cui il governo ceco è stato esiliato, parte contro di lui l'offensiva della Resistenza che culminerà nell'Operazione Antropoide, cuore del libro.
I protagonisti indiscussi diventano allora due: i paracadutisti Jozef Gabcìk e Jan Kubis, uno slovacco e l'altro ceco, ai quali viene affidato l'incarico dell'esecuzione.
In un racconto trascinante, di grande forza visiva, si segue la vita dei due uomini dal reclutamento, all'addestramento, al viaggio a bordo di un Halifax, alla meticolosa preparazione dell'agguato di via Holesovice, quando faranno la loro comparsa altri personaggi, di cui uno sarà il traditore.
HHhH riesce nella magica alchimia di mescolare, con sicurezza e coraggio, la suspense e il tormento della scrittura senza mai allontanarsi dalla verità storica e dalla memoria.
Laurent Binet è un genio. La conclusione più facile da trarre dopo aver dedicato il giusto spazio a questa meravigliosa lettura. Partendo dal suo stile unico che ha creato una specie di ibrido, un libro combattuto tra essere un romanzo, un saggio e un diario, Binet riesce a catturare il lettore trascinandolo nella sua mente. E' così che si inizia ad essere attori e non più solo spettatori non tanto di quello che fu uno dei più tragici periodi cui la storia abbia mai assistito, quanto della vita stessa dell'autore. Lui ci ingloba nei suoi dubbi, nelle sue passioni, nei piccoli e grandi eventi della sua esistenza. E mentre fa tutto questo, ci racconta storie straordinarie di gente ordinaria. Morti drammatiche di uomini e donne coraggiosi, ma dimenticati dalla storia. Perchè è questo il problema della storia: non ha abbastanza memoria per render giustizia a tutti coloro che le hanno donato la vita.
Ringraziamo Binet anche per questo: ha involontariamente dedicato la sua vita a rendere onore ad alcuni eroi della guerra che le persone comuni non avrebbero altrimenti mai potuto ricordare.
Ottima la mezza biografia di Heydrich qui presente: consigliamo di accompagnare la lettura di questo libro con i libri "Le benevole" di Jonathan Littell e "Heydrich e la soluzione finale" scritto da Edouard Husson.
Consigliamo inoltre di godervi alcuni spassosi episodi riportati dall'autore con grande maestria: imperdibile Hitler che mangia i tappeti!